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Statua-cubo di dignitario, breccia verde chiaro, III Periodo Intermedio (1070-655 a.C.), provenienza ignota (n. inv. E 0.9.40013)
La statua-cubo, una delle tipologie ricorrenti nella statuaria privata, è una rappresentazione stilizzata di una figura accovacciata con le ginocchia al petto e avvolta da una tunica, su cui spicca la testa realizzata a tutto tondo. Le mani, e più raramente i piedi, sono invece scolpiti a rilievo. L’ampia superficie piana di questo tipo di scultura è generalmente ricoperta da iscrizioni legate al culto e alla vita dei committenti, per lo più personaggi che rivestivano importanti cariche religiose e civili. Nella statua-cubo milanese l’iscrizione, purtroppo lacunosa, riporta un’invocazione alla dea Hathor da parte del titolare della statua, anonimo, poiché il nome è andato perduto nella lacuna del testo.
La resa stilistica della parrucca e i tratti del viso inducono a datare la scultura al III Periodo Intermedio, più in particolare, probabilmente, alla XXV dinastia (746-655 a.C.).